La Gelmini allontana i giornalisti a sanremo

Ancora Cossiga: «Il consenso si forma sulla paura. Per i manifestanti.»

Mentre il ministro Gelmini allontana i giornalisti da Sanremo, Cossiga continua a parlare di “tecniche poliziesche”. E’ particolare osservare come la voce dell’idiozia abbia ormai sostituito quella che dovrebbe essere dell’informazione.
Intanto, giovedì scorso, sono usciti i punti del decreto Università.
A fronte della sottrazione di 702milioni di euro (2010) e 835milioni (2011), il nuovo decreto recupera 500 milioni di euro (5% del Fondo di Finanziamento Ordinario – FFO) da spalmare sui conti delle gestioni “virtuose”. Questo significa che la voce della spesa collegata al funzionamento degli atenei, le spese di professori, ricercatori e personale non docente, ordinaria manutenzione e ricerca scientifica (negli atenei virtuosi) cadranno più lentamente verso i tagli. Se nel 2009 infatti il finanziamento è ancorato a questi 500milioni in attivo, nel 2010-2011 lo sarà ai 1.500milioni in negativo. E’ possibile urlare al successo?
«Abbiamo davanti un anno per cominciare un percorso di riforma che possa rendere quel taglio meno doloroso», è il commento del ministro Gelmini a seguito dell’approvazione del decreto di giovedì. Lo stesso ministro dell’istruzione parla anche di razionalizione e risparmio (due termini positivi in ordine economico), due termini che avrebbero potuto anche rispondere alle domande dei giornalisti di Sanremo, in democrazia. Tuttavia, l’allontanamento dei cronisti in quella situazione, rappresenta una nuova tappa della disinformazione italiana . Sarà per un’altra volta.
«Un’efficace politica dell’ordine pubblico – afferma il senatore a vita Cossiga – deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti». Se questa paura non nasce, la si crea.

Rughe