Il passo lungo del camminatore

Siamo fatti per camminare. Camminando ci muoviamo e siamo asceti, camminando. Possiamo camminare in tanti modi, solo uno è il passo del camminatore. Possiamo passeggiare, svagati, a passo indeciso, lento, anche rilassato, ma non è questo il passo del camminatore. Possiamo andare rapidi, come un impiegato nervoso, che pianta i piedi ad ogni passo perforando la pietra del marciapiede, ma non è questo il passo del camminatore. Possiamo andare in montagna, decisi verso l’altezza o lungo un sentiero che curva sul prato, con passo fermo e veloce, sicuro e convinto, ma dove stiamo andando? E’ un passo che è un gioco, non è questo il passo del camminatore. Non sono passi del camminatore le marce, il passo dell’oca, i passi doppi, impostati, incrociati, niente di tutto questo è il passo del camminatore; solo uno è il passo del camminatore. E’ il passo lungo e naturale di un camminatore zingaro millenario che gira le città come il contadino i campi, il montanaro le montagne. E’ un passo evidente in sé che quando lo vedi lo riconosci. Allora dici: quello è un camminatore e hai un brivido sulla schiena, perché un camminatore è la cosa più potente che un uomo possa essere e quello che un camminatore può fare è tutto; quello che un camminatore può fermare è niente. Quello che tu sai di un camminatore è niente, quello che puoi immaginare è niente, puoi solo guardare e aspettare; se non hai il passo del camminatore puoi avere tutto e lo perderai.

Paugan